venerdì 22 giugno 2012

Facebook, Barbara D'Urso e la censura.

Lo si dice da tempo: Facebook è, anche, luogo di cazzeggio. C'è poco da fare.
Ma è, anche, luogo di INCONTRO E SOPRATTUTTO di SCAMBIO.
Scambio di cosa? Al momento di opinioni, pareri, "feels".
Vorrei sottoporvi un bel caso, capitato un po' di giorni fa, che ha come protagonista la nostra amata Barbara D'Urso:



Cosa pensate sia successo al commento, per altro geniale, del Francesco Lanza? BANNATO.
Conoscete il significato di un BAN? Quando il gestore del forum/pagina di Facebook TOGLIE il commento. Lo censura, in poche parole.
Ma, ahimè, la rete è più veloce della luce ( se mi sentisse mio fratello che è fisico...) e la gente ha fatto un bello screen del commento e, metaforicamente, della figura non proprio pulita della Barbara nazionale.
Lo diciamo da tempo: la censura, per questo tipo di situazioni, NON E' LA STRADA.
L'unica strada è il DIALOGO: non lo vuoi? NON STARE SU FACEBOOK.
Non sei pronto alle critiche? Non stare su Facebook?
Non ti frega un cazzo di quello che pensano gli utenti che leggono i tuoi post? Non stare su Facebook.
L'unica arma che hai contro il dissenso è la censura? Non stare su Facebook.
La regola è crudele ma semplice. Un commento non è come un "ilike". Possiede, al contrario, una massiccia dose di "engagement". Ha un vero e proprio peso. Devi pensare che qualcuno potrebbe non apprezzarlo e quindi ribatterlo, contrastarlo. Insultarlo. Questo, ovviamente, non è il caso: Franceco ha usato una delicata e ironica satira, che non meritava la censura. Ma poteva essere un'opportunità. Un'opportunità di confronto, magari anche dialettico...visto che si parla di libri...
Cara Barbara e cari "gestori" di queste pagine...riflettete sulla portata del social. Non è più la televisione: qui non esiste più il resistente schermo, che vi protegge dagli insulti...
Volete un esempio di uso corretto del social?Un botta/risposta da buon community manager? Eccolo.




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